I reliquiari sono contenitori, generalmente molto preziosi, la cui funzione è quella di conservare e mostrare (in quest’ultimo caso sono anche ostensori) resti di santi o martiri o di oggetti ad essi appartenuti. Indipendentemente dalla loro autenticità, il culto delle reliquie è un fenomeno religioso ma anche politico, economico e, non ultimo, artistico.
La città di Prato è strettamente “legata”, fino dal lontano medioevo alla sua famosa reliquia costituita dalla Sacra Cintola della Madonna, indumento secondo la tradizione, donato dalla Vergine a San Tommaso che, dopo varie vicissitudini, fu portato in città da un mercante pratese di ritorno dalla Terra Santa (Michele Dagomari -?-). Consegnata da Michele alla pieve di Santo Stefano la reliquia è divenuta oggetto di identificazione religiosa e laica della comunità pratese. Non a caso sia il Comune che la Chiesa ne sono i custodi e possiedono entrambi le chiavi che servono per aprire lo scrigno che la contiene e che dimora ancora oggi nella Cattedrale di S. Stefano nella bellissima cappella affrescata da Agnolo Gaddi con le Storie della Cintola (Cappella del Sacro Cingolo).