Archivi categoria: d. design

Le teche del Sacro Cingolo

I reliquiari sono contenitori, generalmente molto preziosi, la cui funzione è quella di conservare e mostrare (in quest’ultimo caso sono anche ostensori) resti di santi o martiri o di oggetti ad essi appartenuti. Indipendentemente dalla loro autenticità, il culto delle reliquie è un fenomeno religioso ma anche politico, economico e, non ultimo, artistico.

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La città di Prato è strettamente “legata”, fino dal lontano medioevo alla sua famosa reliquia costituita dalla Sacra Cintola della Madonna, indumento secondo la tradizione, donato dalla Vergine a San Tommaso che, dopo varie vicissitudini, fu portato in città da un mercante pratese di ritorno dalla Terra Santa (Michele Dagomari -?-). Consegnata da Michele alla pieve di Santo Stefano la reliquia è divenuta oggetto di identificazione religiosa e laica della comunità pratese. Non a caso sia il Comune che la Chiesa ne sono i custodi e possiedono entrambi le chiavi che servono per aprire lo scrigno che la contiene e che dimora ancora oggi nella Cattedrale di S. Stefano nella bellissima cappella affrescata da Agnolo Gaddi con le Storie della Cintola (Cappella del Sacro Cingolo).

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Orecchini Etruschi

Gli orecchini sono gioielli la cui origine risale a tempi molto antichi -età dei metalli- e che si ritrovano presso ogni civiltà del passato come ornamento sia maschile che femminile, al pari di altri monili quali collane, anelli, bracciali etc.  Servono ad adornare le orecchie e si ipotizza il loro possibile legame con riti iniziatici sociali o con funzioni apotropaiche.

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Leaf Republic. Il cambiamento parte dalle piante

Il Packaging sostenibile ha come scopo quello di evitare, negli oggetti della vita quotidiana, l’uso -o meglio, l’abuso- della plastica che sta diventando una vera e propria piaga dell’umanità.

Per quello che riguarda l’utilizzo di piatti, bicchieri e posate “usa e getta”, la Francia nel 2020 sarà il primo paese a vietarne l’utilizzo e, si spera, che molti altri seguano il buon esempio. Sulla base di questa tendenza alcune ditte hanno iniziato a produrre stoviglie riciclabili.

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Amate l’Architettura – Gio Ponti

…politica degli architetti sia costruire per gli altri, sic nos non nobis: accanto ai medici, conservare integro fin che è possibile, specchiandolo nelle dimore, il tesoro della vita, l’onore degli uomini, intellettuale e morale.  Dedicarsi agli altri.

Gli architetti? la loro non è una professione ma una grazia.

Dove è solo professione non è arte.

Gio Ponti

Al seguente link il testo :    Amate l’Architettura , Gio Ponti..compressed

Gio Ponti, architetto italiano. Milano, 18 nov 1891 – 16 settembre 1979

Che fine ha fatto Jellyfish Barge?

Solo qualche hanno fa si è parlato molto di un interessante progetto nato a Firenze proiettato ad aprire nuovi scenari per affrontare il problema dell’alimentazione in un mondo che, secondo le previsioni, arriverà con 10 miliardi di persone alle soglie del 2050. Ci riferiamo a “Jellyfish Barge” la “zattera medusa” nata per coltivare vegetali in assenza di suolo e di acqua dolce, risorse che purtroppo sono destinate a diventare sempre più rare a causa dell’eccessivo sfruttamento dei terreni ed agli effetti dei veloci cambiamenti climatici innescati dalle attività umane.

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Jellyfish Barge è una serra autonoma e galleggiante che, utilizzando energia solare, è in grado di purificare l’acqua salata o inquinata per utilizzarla ai fini agricoli. E’ pensata in forma modulare con pianta ottagonale in modo da poter essere collegata ad altre serre dello stesso tipo. E’ costruita con tecnologie semplici poiché nelle intenzioni progettuali vi è quella di far essere la struttura compatibile con la filosofia dell’autocostruzione.jellyfish1

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I mobili dell’Antica Farmacia dello Spedale della Misericordia e Dolce di Prato

La storia della farmacia, come quella della medicina, risale a tempi molto lontani poiché gli uomini hanno da sempre cercato, partendo dall’ambiente naturale, sostanze e preparazioni per lenire i dolori fisici e psichici. I medicamenti che nel tempo venivano ritenuti utili ed efficaci avevano necessità di essere preparati e successivamente conservati, proprio come si faceva con le derrate alimentari, al fine di farli durare integri per permetterne l’uso nel tempo e in luoghi anche lontani da quello di produzione.

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I luoghi destinati alla formazione delle “droghe” diventarono sempre più definiti sia per quanto riguarda gli spazi che per quanto concerne le attrezzature del mestiere. In occidente dobbiamo attendere il medioevo per vedere rappresentate per immagini le prime “farmacie”, legate spesso ai conventi ed agli ospedali, che inizialmente erano semplici stanze destinate, talvolta, anche alla vendita di altri beni di consumo alimentare o rivolte alla cura della persona (si pensi inoltre alle spezierie del cinquecento).

Il mobile che assumeva il maggior rilievo nel locale destinato alla farmacia era quello che aveva il compito di contenere i vasi e le scatole dove si conservavano le singole sostanze o le preparazioni. La bellezza e la ricchezza di utensili ed arredi era funzione dell’importanza della farmacia stessa, tanto da richiedere insiemi di oggetti stilisticamente organici e coerenti, che non potevano non suscitare nell’avventore interesse e meraviglia.

Dal 1600 in poi la farmacia diviene anche luogo di ritrovo delle persone più abbienti e gli spazi si articolano in zone e piccoli studi dove era possibile conversare e ricevere indicazioni per una cura “personalizzata”. Durante il secolo XVIII si raggiunge un picco, e forse l’apice, nello sviluppo in ricchezza decorativa degli ambienti destinati alle farmacie ed ai relativi arredi e componenti.

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Mobile dell'Antica Spezieria dell'Ospedale Misericordia e Dolce di Prato

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Oggetti e arredi in cartone riciclato. Leggerezza e sostenibilità

Quando pensiamo al cartone ci vengono in mente subito oggetti poco pregiati come gli imballaggi. Spesso, nella nostra mente è associato a qualcosa di fragile, poco durevole, di vita breve destinato a “contenere” o far da supporto a qualcos’altro.

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Da qualche tempo invece, questo materiale, solo apparentemente umile, è stato rivalutato per le sue caratteristiche ecologiche. Riciclabile e leggero, sobrio e versatile, quindi a basso impatto ambientale, è stato nobilitato da progetti di design per la realizzazione di mobili, complementi d’arredo e architetture di interni e allestimenti, nonché per prototipi di automobili e biciclette. Continua a leggere Oggetti e arredi in cartone riciclato. Leggerezza e sostenibilità

Landfillharmonic – la musica per rinascere

“Landfill harmonic”… letteralmente “Discarica Armonica”.

Stiamo parlando dell’Orchestra Riciclata di Cateura, villaggio del Paraguay dove si trova una delle più ampie discariche dello stato e dove la popolazione vive in povertà tra i rifiuti e in condizioni sociali disagiate.  Qui un gruppo musicale suona strumenti interamente  realizzati riciclando materiali “salvati” dalle discariche che gli abitanti selezionano, riutilizzano e rivendono per sopravvivere.

viola

una viola

Sembra, ma non lo è, una favola moderna, dove in un paese povero, lontano e dimenticato qualcuno ha una brillante idea per tenere distanti le nuove generazioni dalla disperazione, dalla malavita e l’abbandono scolastico: far suonare ai giovani musica importante con strumenti davvero di “ultima generazione”.

Così il maestro di musica Favio Chávez ed il magico liutaio, cercatore di rifiuti, Nicolas Gómez “Cola”, coinvolgono i  ragazzi in quello che diventerà uno strepitoso, quanto inaspettato, progetto musicale.

sassofono

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Smog Free Tower – Studio Roseegaarde

Il designer olandese  Daan Roosegaarde, insieme ad un team di ingegneri e progettisti, ha ideato e realizzato un congegno in forma di torre che ha il compito di ripulire l’aria dagli inquinanti tramite una brevettata tecnologia che utilizza processi ionizzanti. La torre, alta sette metri e a basso consumo poiché utilizza energie rinnovabili,  aspira l’aria come un grande aspirapolvere e, dopo aver filtrato le particelle nocive, la reimmette pulita in atmosfera creando nel suo intorno una bolla di aria più salubre.

Il progetto non rappresenta certo la soluzione finale al problema dell’aria inquinata ma indubbiamente, contribuisce a rendere tangibile il concetto di “smog” attraverso le pietre prodotte -utilizzate per fare piccoli “gioielli”, mostrando come la creatività può essere messa al servizio dell’ambiente.

La prima Torre è da qualche mese aperta al pubblico in  Vierhavensstraat 52  a Rotterdam.

gioielli da smog

WARKA WATER – Come raccogliere acqua potabile in Etiopia

Warka è un nome di origine etiope che identifica un grande albero di fico, simbolo di fecondità. Warka è anche un nome che designa un luogo dove le comunità si ritrovano, discutono e si istruiscono. E’ dunque denso di significato ed è stato preso in prestito per dare il nome ad un interessante progetto.warka water 2

Architecture and Vision è lo studio degli architetti italiani Arturo Vittori e Andreas Vogler che ha sviluppato il progetto per la realizzazione di una torre per la raccolta di acqua realizzata con tecniche artigianali e materiali naturali denominata WARKA WATER.  Continua a leggere WARKA WATER – Come raccogliere acqua potabile in Etiopia