L’invenzione del colpevole: Il caso di Simonino da Trento dalla propaganda alla storia

Tra i vincitori del Grand Prix per la categoria “Istruzione, formazione e sensibilizzazione” dell’European Heritage Awards/Europa Nostra Awards 2021, troviamo il progetto di ricerca, conclusosi con una esposizione, che ha avuto come oggetto il “caso di Simonino”, un martire frutto di una oscura e terribile fantasia del 1475 che costò la vita a persone innocenti.  Il progetto, cui è stato conferito il più importante premio europeo per il patrimonio culturale, costituisce una delle più importanti, intellettualmente ed eticamente riuscite, operazioni culturali degli ultimi tempi ed è stato curato da Domenica Primerano. Da qui scaturiva l’idea di musealizzare permanentemente una parte della cappella dei santi Pietro e Paolo che per centinaia di anni hanno ospitato le reliquie di un falso martire e di un falso culto.  Questa idea, almeno per il momento, è stata purtroppo abbandonata, con grande delusione della Primerano che si è recentemente dimessa dall’incarico di direttrice del museo diocesano Tridentino.

l invenzione del colpevole - simonino trento

Dal sito https://www.europeanheritageawards.eu/ proponiamo, in traduzione, una breve presentazione del progetto che risale al mese di maggio 2021. Da allora sono cambiate molte cose e il progetto, ad oggi, è stato interrotto.

<<La mostra “L’invenzione del colpevole: Il caso del piccolo Simone di Trento dalla propaganda alla”  mette in luce un episodio storico che ha lasciato una profonda segno sulla storia di Trento. L’opera stimola in modo lodevole la riflessione critica sulla costruzione di un “altro” ostile, sulla diffusione di comportamenti intolleranti verso persone differenti per religione o cultura, alimentate da pregiudizi e stereotipi e sul potere della propaganda e delle fake news.

La mostra è stata organizzata dal Museo Diocesano Tridentino e si basa su un’ampia ricerca in collaborazione con il Dipartimento di Lettere e Filosofia e la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento, l’Archivio Diocesano Tridentino e la Fondazione Museo Storico di Trento. Il progetto è stato finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento, dalla Fondazione Caritro e dal Comune di Trento.

Nel 1475, Trento fu testimone della morte di Simone, un bambino di due anni. In conseguenza di ciò tre famiglie ebree furono condannate per  “omicidio rituale” sulla base di confessioni ottenute sotto tortura e rafforzate dalla propaganda antiebraica posta in essere dal vescovo dell’epoca . Simonino da Trento fu successivamente venerato come martire fino alla metà del XX secolo.

Il riesame degli atti giudiziari nel 1965 portò all’abolizione del culto da parte della Chiesa. Da allora le cappelle dedicate a Simonino da Trento sono state chiuse e le opere iconografiche relative al culto sono state conservate al riparo dagli occhi del pubblico. Il Museo ha ora coraggiosamente ripreso questo filo storico e lo ha riallacciato al presente, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sul pericoloso riemergere di tendenze razziste e antisemite, sottolineando l’importanza di un pensiero critico indipendente per combattere l’intolleranza.

La Giuria ha elogiato il grande significato della presentazione del “caso Simonino” in una cornice contemporanea: “Si tratta di un progetto di grande attualità per il mondo contemporaneo in quanto utilizza un metodo per creare un pensiero critico legato ai processi storici e decostruisce uno storico esempio di fake news. Il progetto, frutto di una forte collaborazione di molti ricercatori, non è solo una mostra ma un processo che è in corso e continuerà”.

Nell’ambito della mostra, sono stati preparati vari materiali didattici per gli alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado, tra cui una passeggiata per la città alla ricerca di testimonianze della comunità ebraica ashkenazita di Trento vicini ai luoghi rilevanti per il “caso Simonino”. Per la sua importanza a livello regionale, nazionale e internazionale, il “caso Simonino” sarà inserito nell’allestimento permanente del Museo.

“Questo progetto rivela la creazione di una storia falsa e mostra il valore del pensiero critico. Ha una grande rilevanza nella lotta alle fake news e quindi ha una grande importanza per il mondo contemporaneo”, così ha osservato la Giuria.>> (traduzione tdb)

fonte: https://www.europeanheritageawards.eu/winners/invention-guilty-party/

ulteriori info:  https://www.museodiocesanotridentino.it/articoli/linvenzione-del-colpevole-il-caso-di-simonino-da-trento-dalla-propaganda-alla-storia-003

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